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I doveri inderogabili, cosa sono?

Nella Costituzione italiana e nello specifico nell’articolo 2 si parla di doveri inderogabili, che il cittadino ha nei confronti dello Stato e verso la propria comunità, tali doveri sono pensati proprio per aiutare l’ individuo ad uscire dal pensiero di singolo abbracciando quindi la propria comunità di appartenenza, cercando di migliorarne lo stato come meglio può.

L’articolo 2 della Costituzione recita così: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”

Ma quali sono quindi questi doveri inderogabili a cui lo Stato chiede di adempiere?

  1. a) il dovere del lavoro, nel senso di «svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società» cost 4;
  2. b) il dovere di difendere la patria e di prestare il servizio militare obbligatorio cost 52 (il legislatore, tuttavia, ha riconosciuto L 695 24/12/1974 il principio dell’obiezione di coscienza come espressione della libera esplicazione della propria personalità, consentendo agli obiettori di prestare un servizio sostitutivo civile);
  3. c) il dovere di prestazioni patrimoniali (imposte) per concorrere alle spese pubbliche, in proporzione alla propria capacità contributiva cost 53. Per quanto concerne gli stranieri, l’obbligo di contribuire alle spese pubbliche è riferito a coloro che vivono o hanno un reddito prodotto in Italia;
  4. d) il dovere di fedeltà alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi cost 54; a quest’ultimo dovere sono tenuti anche gli stranieri e gli apolidi presenti nel territorio dello Stato.

Tutti questi principi fondamentali determinano una base solida per essere un buon cittadino, garantendo una convivenza ed una condivisione ottimale delle risorse che lo Stato mette a disposizione.

Leo Trevisan

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